1.1) Natura dell'opera
Lavori di ristrutturazione e ampliamento alpe Prè de Veau in comune di Valtournenche.
1.2) Ubicazione del cantiere
I lavori verranno realizzati presso gli immobili esistenti e nell’area circostante ubicata a monte dell’abitato del Brueil a ca. 2300 m di quota. Si tratta di un’area adibita a pascolo d’alta quota accessibile attraverso due piste sterrate che si dipartono dall’abitato sottostante.
1.3) Descrizione sintetica dell’opera
Il tramuto di Prè de Veau è attualmente costituito da due fabbricati. L’alpeggio vero e proprio (individuato come A nella planimetria allegata), è costituito da due corpi principali. Il primo, posto a est, realizzato su due livelli ospita, al di sopra della stalla presente al piano seminterrato, il dormitorio. Il secondo si sviluppa adiacente ed è interamente occupato dalla stalla. A sud del corpo abitativo è presente un piccolo deposito accessibile esclusivamente dall’esterno. L’edificio è caratterizzato da murature completamente in pietra, con il corpo posto a est intonacato, solaio intermedio e tetti in legno con copertura in lose di pietra, con la falda nord della stalla notevolmente rimaneggiata e dove le lose sono state parzialmente sostituite con lamiera zincata. I tetti della stalla sono sostenuti da archi intermedi in pietra che proseguono esternamente alla sagoma del fabbricato con dei contrafforti e che sono stati irrobustiti, presumibilmente successivamente alla loro costruzione, con pilastri centrali in legno. In prossimità dell’alpeggio esiste poi una seconda stalla (fabbricato B) costituita da una volta in pietra completamente interrata ed accessibile dal fronte ovest, anch’esso realizzato in pietra. Tra i due fabbricati si trova infine una piccola cantinotta interrata (fabbricato D), completamente in pietra e accessibile attraverso una scalinata sempre in pietra: per questo volume non si prevede alcun intervento. I fabbricati esistenti presentano alcuni aspetti architettonici di pregio, quali gli archi in pietra all’interno del corpo A e la volta del corpo B, che si cercherà di mantenere inalterati e se possibile di valorizzare. Le piccole dimensioni del fabbricato A non consentono di allocare all’interno della stessa struttura tutti i locali necessari a soddisfare le esigenze dell’allevatore in rapporto alle nuove tecniche di conduzione e alle normative vigenti in materia di allevamento del bestiame. L’intervento proposto prevede pertanto di mantenere inalterato il volume del fabbricato che ospita attualmente la stalla principale e di collocare al suo interno anche i locali necessari a una corretta gestione dell’alpeggio; lo spazio così sottratto alla stabulazione del bestiame verrà recuperato con un ampliamento della seconda stalla, alla quale verranno affiancati due corpi interrati (corpi C) posizionati ai lati della stalla esistente e comunicanti con essa attraverso due aperture che consentiranno alle bovine di raggiungere le proprie poste dopo essere entrate dall’ingresso principale ubicato nel corpo centrale. Dal punto di visto altimetrico, al fine di avere un’idonea altezza esterna in prossimità dello sporto del tetto e un’altezza delle porte di accesso alla stalla di almeno 190 cm, la ristrutturazione della stalla esistente (corpo A) è stato impostato ad una quota inferiore di circa 70 cm rispetto a quella attuale del corpo abitativo. Ciò ha consentito di mantenere praticamente inalterati i tetti: il lieve innalzamento del colmo di quello della stalla, uniforme su tutta la lunghezza dell’edificio è stato compensato da un piccolo aumento della pendenza in modo da mantenere alla stessa quota l’imposta dello stesso.